I cuochi di D'Inverno a Tavola assegnano al fagiolo Gialét il ruolo 
da  protagonista della rassegna 2014. Non poteva essere diversamente. Il
 suo  apprezzamento è storia antica e ancor oggi si moltiplicano i 
successi  in tutte le tavole in cui è presentato, anche grazie a una 
mirata opera  di valorizzazione.
É un bene di pregio, gustoso e 
delicato, regalato dalle nostre montagne  per una cucina genuina, capace
 di richiamare alla memoria gli odori e i  sapori del territorio, ma 
allo stesso tempo esprimere raffinatezza e  innovazione.
 La
 ragione per cui gli studiosi considerano le  nostre valli la culla dei 
fagioli italiani è legata alla storia di un  umanista e teologo 
bellunese, Giovanni Piero Valeriano, che studiò e  visse alla corte 
papale tra il 1400 e il 1500. Di ritorno nelle sue  terre portò con sé 
alcuni fagioli regalati da Papa Clemente VII,  provenienti dal Sud 
America, con la promessa di avviarne la  coltivazione.
 Da 
allora il fagiolo è diventato uno dei  protagonisti della nostra cucina,
 permettendo alla popolazione di  sopravvivere alle carestie cicliche e 
all'imperversare della pellagra.
 La  rassegna, che si 
svilupperà tra gennaio e marzo 2014, è stata  presentata alla stampa lo 
scorso 11 dicembre nella splendida cornice  della Magnifica Comunità di 
Cadore a Pieve di Cadore.
Un'ottima occasione questa per conoscere una delle eccellenze agricole del territorio attraverso la sapiente cucina dei nostri cuochi.  

