30 marzo 2013
26 marzo 2013
Orti "comuni" a Feltre
A nostro parere questa è un'importante iniziativa promossa
dal comune di Feltre rivolta a sensibilizzare la popolazione e tutelare il nostro territorio.
L'Amministrazione comunale nelle proprie linee programmatiche ha individuato, nel settore dell'agricoltura, alcuni obiettivi relativi a: favorire le produzioni biologiche, promuoverne la filiera corta, sostenere lo scambio e la conservazione delle sementi antiche e delle biodiversità locali, recuperare terreni abbandonati ed assegnare l'uso dei terreni agricoli pubblici anche per attivare la realizzazione di orti comuni, collettivi e scolastici.
Il progetto Orti “Comuni″ intende avvicinare i cittadini all'autoproduzione agricola stimolando nel contempo occasioni di condivisione di saperi e coesione sociale attraverso la pratica di benessere che deriva dal prendersi cura di un terreno agricolo, di uno spazio e un bene comune.
Vietati i prodotti chimici, «primo per garantire qualità e naturalità», dice Valter Bonan, «secondo per la tutela della salute e dell'ambiente. È anche un segnale che vorremmo consolidare». Bisognerà prendere l'acqua per l'irrigazione con contenitori propri e raccogliere il materiale organico facendo il compostaggio naturale o usando i contenitori forniti dall'amministrazione.
Qui nel sito del comune trovate la documentazione per le modalità di assegnazione.
Ai partecipanti saranno fornite assistenza e formazione tecnica, anche tramite la collaborazione di associazioni e comitati.
E' importante, a nostro avviso, uno scambio e un confronto tra chi si avvicina per la prima volta o ha poca conoscenza dell'ambito agricolo e chi, come un coltivatore di professione o un agronomo, può mettere a disposizione la propria esperienza. L'agricoltura è una pratica antichissima ma non per questo bisogna sottovalutare il corretto approccio ad essa anche attraverso una corretta formazione.
Qui l'articolo apparso sulla stampa locale.
dal comune di Feltre rivolta a sensibilizzare la popolazione e tutelare il nostro territorio.
L'Amministrazione comunale nelle proprie linee programmatiche ha individuato, nel settore dell'agricoltura, alcuni obiettivi relativi a: favorire le produzioni biologiche, promuoverne la filiera corta, sostenere lo scambio e la conservazione delle sementi antiche e delle biodiversità locali, recuperare terreni abbandonati ed assegnare l'uso dei terreni agricoli pubblici anche per attivare la realizzazione di orti comuni, collettivi e scolastici.
Il progetto Orti “Comuni″ intende avvicinare i cittadini all'autoproduzione agricola stimolando nel contempo occasioni di condivisione di saperi e coesione sociale attraverso la pratica di benessere che deriva dal prendersi cura di un terreno agricolo, di uno spazio e un bene comune.
Vietati i prodotti chimici, «primo per garantire qualità e naturalità», dice Valter Bonan, «secondo per la tutela della salute e dell'ambiente. È anche un segnale che vorremmo consolidare». Bisognerà prendere l'acqua per l'irrigazione con contenitori propri e raccogliere il materiale organico facendo il compostaggio naturale o usando i contenitori forniti dall'amministrazione.
Qui nel sito del comune trovate la documentazione per le modalità di assegnazione.
Ai partecipanti saranno fornite assistenza e formazione tecnica, anche tramite la collaborazione di associazioni e comitati.
E' importante, a nostro avviso, uno scambio e un confronto tra chi si avvicina per la prima volta o ha poca conoscenza dell'ambito agricolo e chi, come un coltivatore di professione o un agronomo, può mettere a disposizione la propria esperienza. L'agricoltura è una pratica antichissima ma non per questo bisogna sottovalutare il corretto approccio ad essa anche attraverso una corretta formazione.
Qui l'articolo apparso sulla stampa locale.
20 marzo 2013
Fagiolo Gialet coltivare condividendo e Dolomitibio a GEO&GEO rai3
Martedì 26 marzo la nostra presidente Laura, in rappresentanza dell' associazione, sarà ospite di
Geo&geo assieme ad altre realtà bellunesi.
Grazie a Tiziano,
Giusi e Isabella che, invitati come Coltivare Condividendo e DolomitiBio,
hanno voluto palesare l'appartenenza all'Associazione per la tutela del
Gialét - presidio Slow Food chiedendo anche a noi di essere presenti. Crediamo sia una bella opportunità per far conoscere a un pubblico vasto le
specificità bellunesi da valorizzare e la realtà di un territorio che spesso è sottovalutato ma ha molto da esprimere.Qui potete leggere il comunicato stampa scritto per l'occasione.
Il Gialet all'istituto Alberghiero Dolomieu di Longarone
Continua la nostra opera di sensibilizzazione e promozione del nostro amato Gialet.
Per mostrare e degustare il cosiddetto fasol biso o solferino o più semplicemente fagiolo Gialet, dovremo attendere il prossimo
raccolto; intanto lo stiamo presentando a chi lo cucinerà al meglio.
Venerdì 15 e sabato16, insieme ai rappresentanti degli altri Presìdi
SlowFood bellunesi, lo abbiamo raccontato agli studenti dell'istituto
Alberghiero Dolomieu di Longarone, e alle loro famiglie.
Facce attente alla proiezione del filmato introduttivo alla mostra "cibi che cambiano il mondo", ora esposta all'Istituto Alberghiero Dolomieu di Longarone. |
06 marzo 2013
Ecosotenibilità paesaggio e Presidi in Valmorel
Segnaliamo questo ciclo di incontri su
ecosostenibilità, paesaggio e agricoltura che si terranno presso la latteria di Valmorel da giovedì 14 marzo per 3 giovedì di seguito(vedi locandina); come rete Slow Food abbiamo
contribuito a organizzare l'ultimo, in cui Renato Ballan del Presidio
Mais Biancoperla parlerà di coltivazione di mais in montagna, anche
nella storica consociazione col fagiolo.
Vi aspettiamo per 3 serate all'insegna della valorizzazione della tutela e della conservazione del nostro bel territorio.
Vi aspettiamo per 3 serate all'insegna della valorizzazione della tutela e della conservazione del nostro bel territorio.
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