Venerdì
20 marzo 2015 alle ore 18.00 nella prestigiosa cornice del ristorante
Cappello a Mel
avrà luogo l’Assemblea di inizio anno dei
soci dell'Associazione per la tutela del fagiolo Gialét della
Valbelluna - presidio
Slow Food®,
aperta
a
vecchi e nuovi coltivatori del pregiato legume.
All’ordine
del giorno ci sarà il rinnovo delle cariche sociali e si darà il
via alla stagione colturale, con la possibilità per chi non lo ha di
prenotare fagioli da seminare.
Seguirà
una cena-degustazione con ben otto legumi, cinque dei quali presidio
Slow Food®
,
contesto ideale per
riconoscere e festeggiare la biodiversità coltivata che il Progetto
Presidi di SlowFood e la rete SlowBeans mirano a promuovere e
valorizzare, favorendo un maggior uso dei legumi nell'alimentazione
attraverso il piacere della scoperta della ricchezza delle varietà
locali.
Per
info e prenotazioni entro mercoledì 18 marzo scrivere
a fagiologialet@hotmail.com.
In
partenza inoltre lunedì
23 marzo
il corso “IL MONDO DEL FAGIOLO: LE TIPICITA’ BELLUNESI”
organizzato dal Centro Consorzi di Sedico e rivolto ad imprenditori
agricoli, dipendenti di aziende agricole, collaboratori e coadiuvanti
dell’azienda agricola e nuovi coltivatori.
Il
corso, della durata di 32 ore interamente finanziate, intende fornire
nozioni e competenze relative a metodi e tecniche colturali, post
raccolta e conservazione; marchi, loghi, etichettatura, vendita
diretta, lavorazioni; aspetti nutrizionali e gastronomici.
Iscrizioni
(massimo 20 partecipanti) entro
mercoledì 18 marzo
contattando direttamente il Centro Consorzi o scaricando la scheda di
iscrizione da www.centroconsorzi.it.
Per
informazioni: tel 0437-851353 - mail fagherazzi@centroconsorzi.it
Il
fagiolo, gialét in particolare, è una coltura che richiede un
impegno ripagato dalla soddisfazione di un prodotto molto apprezzato,
richiesto in quantità crescenti; necessitando di relativamente
poco terreno, rappresenta una valida strategia di diversificazione
per le aziende e una bella risorsa per iniziare l'attività con una
coltura tipica e di pregio, che fa sentire orgogliosi di coltivare
contribuendo
a far conoscere a valorizzare le attrattive del territorio
bellunese.